La creatività è spesso vista come qualcosa che si possiede o non si possiede.
In realtà, la creatività non è una dote innata, ma è per l’85% un’abilità appresa che va coltivata, sviluppata e fatta crescere.
La domanda è: come? Per capirlo dobbiamo prima di tutto analizzare il suo significato, anche se spiegare con esattezza cosa sia la creatività non è facile.
Wikipedia la definisce semplicemente come l’arte o la capacità cognitiva della mente di creare e inventare.
Quindi possiamo definire la creatività come un processo mentale che procede per associazioni tra idee e concetti già esistenti, e dà origine a idee e concetti nuovi. Oltretutto è una capacità produttiva: un’attività non fine a se stessa, ma orientata al conseguimento di un obiettivo.
Questa associazione non segue regole ben precise: è possibile definire una sorta di processo creativo, composto da una serie di fasi che si possono manifestare in modo differente, ma che restano sempre le stesse.
La comprensione di questo processo è molto importante, in quanto può aiutarci a definire i nostri punti di forza e di debolezza e può venirci in soccorso quando siamo di fronte ad un blocco creativo, perchè alcuni problemi possono spesso essere collegati ad una specifica fase del processo. Isolandola diventa più facile identificarli e trovare il modo di risolverli.
Senza questa componente “la creatività” si rischia di creare contenuti funzionali, ma che non comunicano. 
Il valore aggiunto di lovemark è avere la giusta sinergia tra creatività e tecnologia.

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