Quali sono state le linee guida stilistiche e tecnologiche di questo 2017 in termini di web design? Si è parlato moltissimo dei concetti di Flat e Material Design, ma a cosa si riferiscono questi termini?
Quali sono state le linee guida stilistiche e tecnologiche di questo 2017 in termini di web design? Si è parlato moltissimo dei concetti di Flat e Material Design, ma a cosa si riferiscono questi termini?
Il Flat Design si riferisce al classico stile “Apple”: design semplice e che non utilizza effetti tridimensionali quali ombre, gradienti etc… Le immagini sono spesso minimali e c’è una chiara distinzione fra i piani, che non si intersecano mai. La palette dei colori è molto semplice e si basa su 2 o 3 colori al massimo, luminosi quanto basta per evidenziare in maniera più netta anche i diversi piani. Ultimamente il flat design si sta evolvendo e molti designer iniziano a utilizzare anche gradienti dai colori molto accesi per enfatizzare alcuni contenuti. I font solitamente sono ricercati e particolari in quanto diventano l’unico espediente grafico utilizzato per indirizzare l’utente verso una determinata call to action.
Il Material Design invece è il nuovo approccio che Google ha sviluppo in tutte le sue app. Le regole di progettazione del Material Design si concentrano su un maggiore utilizzo di layout basati su griglia, animazioni, transizioni ed effetti di profondità come l’illuminazione e le ombre. Il designer Matías Duarte ha spiegato che, “a differenza della carta vera, il nostro materiale digitale può espandersi e cambiare in modo intelligente. Il Material Design ha bordi ed una superficie fisica. Le sovrapposizioni e le ombre danno informazioni su ciò che si può toccare e come si muoverà”. Questo approccio (potete approfondire eventuali dettagli qui https://material.io/) rappresenta un punto di rottura che molti web designer aspettavano, cioè la possibilità di reintrodurre ombre e sfumature.
Ovviamente questi due approcci devono essere pensati e utilizzati a seconda del sito web e dei prodotti che questo deve mettere in mostra.
Per un’azienda ceramica ad esempio non sarebbe ottimale utilizzare una metodologia come quella del Material Design, basata come detto su ombre e sfumature, ma l’approccio migliore sarebbe quello del Flat Design dove sono le foto ad essere protagoniste.
Se invece ci troviamo a dovere realizzare il sito di una banca è consigliabile un approccio che favorisca il Material Design grazie al quale, attraverso icone e sfumature, è possibile rendere più semplice e interattiva la navigazione dell’utente senza ricorrere a materiale fotografico che, per questo genere di business, non è mai abbondante.