Se prima era una possibilità, oggi è una certezza: ma quali saranno le best practice dei virtual events?

Per molte aziende, soprattutto del B2B, le fiere e gli eventi sono sempre stati momenti fondamentali per conoscere e ampliare il proprio parco di clienti e prospect, così come per stringere relazioni con i fornitori.

L’emergenza Covid e il periodo di Lockdown, che sta gradualmente finendo, hanno tuttavia innescato un rapido e drastico cambiamento nel nostro modo di lavorare e fare business. In questa circostanza fiere ed eventi sono stati tra i primi a doversi reinventare.
Di contaminazione tra eventi live e il web si è iniziato a parlare già da qualche anno, grazie alla digitalizzazione di alcuni momenti delle manifestazioni o alla creazione di contenuti utili ad allargare le potenzialità dell’evento e offrire servizi aggiuntivi ai partecipanti. Tuttavia in questi mesi abbiamo avuto la prova che le fiere virtuali non sono solo possibili, ma anzi hanno ampliato le potenzialità di incontro, quasi sempre con un saving economico rispetto al passato.

Ma cosa comporta la digitalizzazione di un evento fieristico?

Ricondurre un evento virtuale alla mera scelta della piattaforma più idonea alle nostre necessità è estremamente riduttivo. Il percorso di digitalizzazione infatti, per essere efficace, dovrà essere totale e comprendere tutte le fasi dell’evento: dalla sua progettazione al follow up.
Vediamole insieme:
1. Progettazione 
I dati sono alla base dei nostri progetti, quindi la fase iniziale di assessment è fondamentale per definire gli obiettivi e i contenuti e fissare i Kpi che ci guideranno durante tutto il progetto.
2. Attract
Come trasformiamo gli estranei in visitatori? Impostare delle campagne su target ben profilati è il primo passo per coinvolgere gli utenti.
3. Convert
Una volta agganciato l’interesse dei potenziali visitatori occorrerà nutrirlo con contenuti di valore affinché diventino per noi delle lead.
4. Close
Ecco che entriamo nel vivo dell’evento! Saper scegliere la modalità di fruizione più adatta alle nostre esigenze è essenziale. Le piattaforme e le tecnologie a disposizione sono moltissime e, in questo periodo più che mai, per molti di noi sono diventate uno strumento di lavoro quotidiano. Dai meeting one to one, ai webinar, dai virtual tour fino alla trasposizione vera e propria del concetto di fiera in cui si entra in uno spazio virtuale organizzato come un padiglione o in cui ogni azienda ha a disposizione uno stand virtuale nel quale incontrare i propri prospect, è importante inserire contenuti multimediali per gli utenti o permettergli di fissare direttamente un meeting sul calendar dei commerciali.
5. Follow up
Dopo la fiera occorrerà prevedere delle azioni per mantenere caldi i contatti acquisiti. Ma come gestire la grande mole di lead senza perdere nessuna opportunità? Ancora una volta il digital ci viene in aiuto: grazie, per esempio, a un’attività di Marketing automation. Prevedere un flow di comunicazioni con l’ausilio di un software di automation ci permetterà di continuare a coltivare i rapporti e parallelamente capire – attraverso le statistiche di apertura delle mail o di interazione con le stesse – quanto una lead sia effettivamente interessante ed interessata e a quel punto indirizzare la nostra forza vendita verso le migliori opportunità.

Quali? Chiedici un incontro per scoprirlo!

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