Come detto, la ricerca keyword non ha il solo scopo di avere una panoramica di settore, ma anche quello di fungere da base per la costruzione/aggiornamento del contenuto che si pubblica sul web.
Parte fondamentale della strategia SEO B2B, infatti, risulta anche essere la creazione/aggiornamento di contenuto. Con “contenuto” si intendono vari tipi di pagine presenti sul sito web, dalla homepage, all’articolo del blog, alla pagina di prodotto/servizio fino alla landing page.
In tale frangente, quindi, rientrano l’attività che coinvolgono le tecniche di SEO copywriting. L’obiettivo è scrivere contenuti con un’identità, con un tone of voice specifico e che corrispondano a precisi intenti di ricerca. Tutto ciò in coerenza con il settore di appartenenza ed alla conoscenza del target, generalmente superiore rispetto quella di un cliente B2C.
Le attività di ottimizzazione del contenuto intervengono anche su aspetti relativi ai metadati della pagina web. In poche parole, si tratta di elementi importanti sia per i crawler dei motori di ricerca (i quali li utilizzano per decidere circa il posizionamento del contenuto) sia per gli utenti che li navigano.
I metadati maggiormente noti sono:
- La meta-description, la quale appare tipicamente al di sotto del link nella pagina dei risultati. Essa risulta utile soprattutto per gli utenti che, attraverso tale descrizione, possono rendersi conto del contenuto della pagina.
- Il meta-title, il quale è rappresentato dal testo cliccabile in pagina dei risultati per atterrare sulla pagina web. Esso è rilevante soprattutto per i crawler dei motori di ricerca che tentano di comprendere il contenuto della pagina web attraverso i termini con i quali è costruito.
Non solo, i contenuti del sito dovranno essere ottimizzati anche dal punto di vista dei link interni. Tramite una buona strategia di linking è possibile invogliare l’utente a proseguire la navigazione del sito, indirizzandolo a pagine relative a servizi/prodotti/informazioni correlate.
La sinergia fra la strategia di ricerca keyword, contenuto creato e una buona struttura di linking interno è diretta a raggiungere l’utente nelle diverse fasi del funnel.
Qui si ritrova un altro tema specifico al mondo B2B, relativo ai tassi di conversione. Questi, infatti, risultano più bassi di quelli B2C. Ciò è da attribuire all’entità economica dei prodotti/servizi, profondamente diversa da un contesto che si riferisce al consumatore finale di beni di massa.
Proprio per questo motivo si ribadisce l’importanza di condurre una strategia mirata e basata sulla conoscenza del settore/utente. Un contenuto mirato genererà non genererà alti volumi di traffico ma questo risulterà qualificato, composto da persone effettivamente interessate all’offerta.