Quando si invia una newsletter, bisogna prestare particolare attenzione a un aspetto che a volte viene sottovalutato: l’oggetto.
4 Settembre 2015 - Artenida Cara
Quando si invia una newsletter, bisogna prestare particolare attenzione a un aspetto che a volte viene sottovalutato: l’oggetto.
L’oggetto di una mail è molto importante per testare il comportamento dei clienti nei confronti della newsletter inviata. Un oggetto ambiguo offre una scarsa esperienza all’utente: infatti, se non è chiaro ciò che vogliamo trasmettere, molto spesso la comunicazione viene cestinata senza neanche essere aperta. Al contrario, un oggetto efficace accresce i tassi di risposta sia nel breve che nel lungo periodo, portando l’utente a fidelizzarsi e quindi a renderlo eventualmente un cliente.
Non esiste un oggetto giusto in assoluto. E’ una scommessa, e per trovare quello più efficace ci vogliono test e sperimentazioni continue.
L’importante è seguire alcune semplici regole per non cadere negli errori più comuni:
1) <strong>L’oggetto deve informare, incuriosire, invitare </strong>
Lo spazio per l’oggetto di una mail è molto limitato: in molti programmi di posta, vengono visualizzati al massimo 50 o 60 caratteri. Per questo non si deve sprecare con informazioni superflue, ma sfruttarlo al meglio per scrivere il contenuto veramente importante.
L’oggetto della newsletter deve anche rassicurare: il lettore deve essere certo, infatti, di non avere di fronte spam, truffe o virus pericolosi!
2) <strong>L’oggetto non deve essere generico </strong>
Si crede che un oggetto generico che “vada bene per tutti”, sia più efficace di uno specifico. Sbagliato!
Scrivere un oggetto del tipo “Promozioni in corso sul nostro e-commerce” non dice nulla rispetto invece a “Scegli la tua borsa a metà prezzo”. E’ vero che chi non è interessato alle borse probabilmente non aprirà la mail, ma non è detto che un oggetto più generico catturerà la loro attenzione.
3) <strong>L’oggetto non deve essere troppo ambiguo </strong>
E’ vero che un oggetto creativo e ben scritto, può aumentare il numero di aperture. L’importante è non esagerare: se creiamo false aspettative, se facciamo promesse “favolose” che non possiamo mantenere, corriamo il rischio di deludere i nostri lettori.
Se il reale contenuto della newsletter e sul sito non è coerente con l’oggetto, quest’ultimo diventa uno specchietto per le allodole. I lettori ci cascheranno una volta, ma poi non ci leggeranno più.
4) <strong>L’oggetto deve essere sintetico </strong>
Un oggetto troppo lungo rischia di essere “troncato” dalla maggior parte dei programmi di posta.
In ogni caso, anche quando è visualizzato per intero, i test di usabilità rivelano che lo sguardo dei lettori si concentra sulle prime parole sulla sinistra. Per questo le prime tre parole sono quelle a cui prestare maggiore attenzione: scegliamole bene.
Ora hai a disposizione tutte le informazioni che ti servono per scrivere un oggetto in grado di far aprire ai tuoi iscritti la tua mail. Solitamente fai fatica a decidere quale sarà l’oggetto della tua mail? Quanto tempo ci dedichi e quale difficoltà riscontri? Hai bisogno di aiuto? Lovemark può aiutarti a creare l’oggetto perfetto per dare una sferzata alla tua campagna di email marketing!