Ad oggi oltre il 65% delle persone che naviga su internet utilizza un dispositivo mobile, quindi è diventato indispensabile per le aziende avere un sito web che sia visibile e navigabile anche dagli schermi di piccole dimensioni.
17 Ottobre 2019 - Anna Chiara Caleffi
Ad oggi oltre il 65% delle persone che naviga su internet utilizza un dispositivo mobile, quindi è diventato indispensabile per le aziende avere un sito web che sia visibile e navigabile anche dagli schermi di piccole dimensioni.
In questi anni avrete sicuramente sentito parlare di siti mobile friendly/mobile first, termini molto spesso utilizzati come sinonimi ma che in realtà segnano differenze sostanziali.
Andiamoli a vedere da vicino per capirne qualcosa di più.
Un sito web viene definito mobile friendly quando si adatta automaticamente allo schermo del nostro smartphone.
Il termine definisce quindi un sito progettato e sviluppato in modo tale che sia utilizzabile anche tramite dispositivi mobile sia a livello di compatibilità di tecnologia sia a livello di layout e dimensione di font e Call To Action (link).
Con il termine mobile first, invece, ci si riferisce ad un vero e proprio approccio per la progettazione del sito web. La customer journey viene quindi progettata partendo da un’ottica mobile e non desktop: prima si pensa a cosa visualizzare negli schermi di piccole dimensioni e poi a cosa si può aggiungere/modificare in quelli di dimensioni maggiori.
Tramite l’approccio mobile first è possibile ottenere un sito web veloce nel caricamento delle pagine, dove l’utente può trovare rapidamente e con facilità le informazioni che gli interessano evitando contenuti inutili ed invasivi.
In conclusione, quindi, è chiaro che i due approcci vanno utilizzati in modo simultaneo e complementare. Solo un sito progettato in ottica mobile first è perfettamente mobile friendly e garantisce una user experience di qualità anche da smartphone e tablet.