Social di cittadinanza e funzionali
Indagando l’utilizzo dei social sono emerse due principali famiglie di piattaforme: quelle di cittadinanza e quelle funzionali. Le prime sono utilizzate più volte nel corso della settimana e permettono di intessere e mantenere vive le relazioni. Rientrano in questa categoria Facebook, Instagram, Youtube e Pinterest. Le seconde, invece, sono quelle che vengono utilizzate per un preciso scopo come trovare un ristorante/hotel (Trip Advisor) o effettuare una video chiamata (Skype).
Perché li utilizziamo?
L’Italia, non è una novità, è il Paese principe del chiacchiericcio e del gossip e questa caratteristica emerge anche dall’utilizzo dei social: il 43% degli intervistati, infatti, dichiara di utilizzarli proprio per andare a leggere e vedere contenuti altrui. Questo dato si contrappone al 12% di coloro che accedono alle piattaforme con lo scopo di pubblicare contenuti propri. Questo significa che siamo sempre meno disposti ad esporci in queste agorà dove si finisce per essere facili prede dei leoni da tastiera: nel dubbio meglio tacere.
Approfondendo ulteriormente il profilo demografico emerge un dato tanto sorprendente quanto inaspettato: è la Generazione Z, 15-24 anni, con il 69% la fascia d’età che maggiormente usa i social per vedere i contenuti degli altri. Tra questi “altri” rientra sicuramente la nutrita schiera degli influencer, personalità diventate famose grazie ai social. Sul podio delle top celebrities i Ferragnez, Cristiano Ronaldo e Clio MakeUp.
Ad ogni canale il suo ruolo!
A seconda dei diversi bisogni dell’utente questo tenderà ad accedere ad una piattaforma o ad un’altra. Ad esempio, Facebook viene maggiormente utilizzato a scopo informativo, Youtube per svagarsi e trovare idee/spunti, Instagram per seguire influencers e celebrities.
A proposito di influencers, gli utenti sembrano apprezzare molto i loro contenuti, soprattutto le storie. In linea generale gli italiani preferiscono maggiormente guardare le storie, sia su Facebook sia su Instagram (che rimane il canale privilegiato per questo genere di contenuti), anziché leggere un post.
Altro dato che renderà felice tutti gli inserzionisti è il miglioramento nella percezione della social ads. Mentre lo scorso anno gli utenti, soprattutto quelli più giovani, nemmeno identificavano la presenza di annunci sponsorizzati, oggi questo tipo di contenuti viene addirittura considerato utile, sintomo di una targetizzazione sempre più precisa, accurata e capace di colpire il pubblico desiderato.