Al giorno d’oggi i social media rappresentano uno strumento indispensabile che permette di collegare tra di loro realtà diverse, e sono sempre più sfruttati dalle aziende per raggiungere nuovi target.
22 Maggio 2015 - Lvmk Staff
Al giorno d’oggi i social media rappresentano uno strumento indispensabile che permette di collegare tra di loro realtà diverse, e sono sempre più sfruttati dalle aziende per raggiungere nuovi target.
C’è un aspetto che sta acquisendo sempre maggior importanza, ed è proprio il lato “human“, ovvero, il considerare quegli aspetti che possono creare coinvolgimento ed empatia tra gli utenti.
Come ha ricordato Bryan Kramer ospite di punta del recente Rimitoday 2015 , “I social media ci permettono di conversare con le persone, ma occorre ritrovare l’aspetto umano in questo dialogo con un’audience, cioè con delle persone, non con un target. E’ attraverso semplicità, empatia e onestà nell’imperfezione che si costruisce la fiducia, che è la premessa fondamentale per avere successo sul web”.
La strategia secondo Kramer è, quindi, di condividere ciò che ci rende umani, utilizzare emozioni per collegarsi in rete con le persone e sapere celebrare con onestà anche i momenti “deboli”, perché ci rendono umani e credibili.
In questo senso si possono inquadrare le campagne di video virali che hanno popolato il web anche in tempi recenti: l’obiettivo può essere, ad esempio, quello di sensibilizzare su un determinato argomento, con semplicità, creando coinvolgimento ed empatia tra gli utenti coinvolti. La stessa teoria è alla base della strategia di Julius De Laar, già social media strategist di Obama e attualmente consulente di Ilary Clinton per le presidenziali Usa del 2016, “Le persone che compiono azioni on line lasciano impronte digitali che forniscono informazioni, così come nel caso dei social media: analizzando i big data possiamo conoscere età, stile di vita, gusti di ogni singola persona, ed è su queste informazioni che si devono costruire micro-nicchie utili a profilare il messaggio. Se siete autentici nel vostro ruolo e fate quanto le persone si aspettano, il messaggio arriverà. ”
In questo senso le aziende possono sperimentare nuovi metodi di comunicazione, e raggiungere e coinvolgere nuovi target.
Come sostiene Philip Kotler : “Le aziende devono avere stoffa umana. Il consumatore esige approcci di marketing più collaborativi, culturali e spirituali.”