Inventato da Twitter, l’hashtag si è diffuso su altri social come Instagram, Facebook e Pinterest; il termine inglese è neologismo nato da una combinazione tra la parola “Hash”, cancelletto # e “tag”, etichetta.
Vediamo in breve quali sono le potenzialità di uno strumento apparentemente così banale e semplice da usare, ma che nasconde grandi potenzialità in termini di pubblicità, diffusione del brand, fidelizzazione dei clienti e lead generation.
MA QUINDI, A COSA SERVONO?
Nei social media, l’hashtag è uno degli strumenti più potenti che ci siano in circolazione. Quando in un contenuto su un social network viene inserito un hashtag, istantaneamente esso è associato a tutti i post che parlano dello stesso argomento, e che usano lo stesso hashtag; al tempo stesso, il contenuto viene indirizzato al gruppo di persone interessate a quell’hashtag o a quel determinato topic. Utilizzare questi strumenti permette istantaneamente di dare visibilità ai nostri contenuti, indirizzarli a un pubblico mirato, e mettere in evidenza il vostro brand che sarà immediatamente riconoscibile.
COME USARLI
“Quindi basta mettere un # di fronte a una parola e il gioco è fatto! Facile, giusto?”
Sbagliato!! Sui social network assistiamo spesso a un uso scorretto, o meglio a un abuso di questo strumento: ecco quindi alcune “dritte” fondamentali per consigliarvi cosa fare, e soprattutto cosa non fare:
Monitorate i social, scegliete con attenzione, cercate gli hashtag significativi e specifici per il vostro brand: #amore e #food sicuramente sono piuttosto comuni, ma il rischio di dispersione è altissimo. Scegliete con attenzione cosa pubblicare, evitando di incorrere in errori clamorosi e controproducenti, o in vere e proprie “gaffes”, come nel caso di un noto operatore di offerte online, che dopo il sisma in Emilia Romagna legò all’hashtag #terremoto una sua promozione per un viaggio (potete immaginare la reazione degli utenti).
#Non #mettete #hashtag #in #ogni #parola. Non solo la frase diventa illeggibile e scarsamente fruibile per gli utenti, ma in termini di visibilità qualsiasi effetto positivo viene annullato. Un altro errore comune è quello di scrivere il nostro post, e poi legarlo a un numero spropositato di hashtag. Come si dice in questi casi: pochi, ma buoni.
Un controllo costante dei trend e dei cambiamenti negli interessi degli utenti è fondamentale: in questo modo possiamo avere un’idea di quali siano gli argomenti più in voga nel momento, e agire di conseguenza creando contenuti ad hoc. A questo proposito, Twitter già da alcuni anni permette di visualizzare le “Tendenze”, ovvero gli argomenti più in voga del momento e gli hashtag più utilizzati.
Ora che gli hashtag non hanno più segreti per voi, siete pronti a condividere i vostri contenuti? Allora, #BuonDivertimento!